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STELLA DI NATALE

Come mantenere e fare sopravvivere le magnifiche stelle di natale [Euphorbia pulcherrima o Poinsettia]

Trattasi di piante originarie del Messico, ove si trova un paesaggio molto eterogeneo, anche se prevalentemente montuoso e caratterizzato da una notevole umidità (vedi foto 1). La temperatura  di sopravvivenza di Euphorbia pulcherrima sta tra i 14° e i 20° (per l’Italia), ma non ama l’aria secca e stantia degli appartamenti.

La posizione ideale dove collocarla è ovviamente molto luminosa ma non soggetta ai raggi diretti del sole, se lasciata fuori in primavera/estate, né a fonti di calore o correnti d’aria fredda nel periodo in  cui la ritiriamo, da settembre ad aprile se siamo residenti al nord Italia.  In tal caso consideriamo che sopra i 18° di un appartamento  occorre cambiare l’aria spesso affinché non sia troppo secca oppure umidificarla secondo la strategia a noi più congeniale. Spruzzare le foglie con acqua calcarea può però macchiare le foglie.

Per semplificarci la vita posizioniamola in un luogo non troppo freddo (sopra i 12°) ma non troppo caldo (entro i 15°) come ad esempio un vano scale o il pianerottolo, se ben illuminato.

La stella di natale, come molte altre piante, non tollera i ristagni idrici. Pertanto va bagnata solo a terreno ben asciutto.

In condizioni ottimali la pianta dura diversi mesi ma si tratta pur sempre di una specie caduca: una volta compiuto il suo ciclo riproduttivo infatti, la pianta lascia cadere le foglie rosse ma si tratta di un normale fine ciclo della fioritura (*). Verso aprile potrebbe essersi spogliata del tutto ma anziché buttarla provate a tagliare gli steli a 10 cm dal colletto e a porla in un luogo fresco senza annaffiarla sino al rigonfiamento delle gemme. Dopo di che, ricomincia il suo ciclo vitale e si potrà effettuare un rinvaso con terriccio universale mescolato a sabbia di fiume. Bagnare sempre e solo a terriccio completamente asciutto.

Le foglie rosse non costituiscono i fiori, seppur disposte come petali. In realtà sono foglie modificate che esaltano l’infiorescenza posta alla sommità del ramo e composta da un gruppo di piccoli fiori maschili posti attorno ad un piccolo fiore femminile (vedi foto 2 e 3).

 Per farle emettere nuovamente le brattee rosse si ricordi che si tratta di piante foto-periodiche, che cioè necessitano di poche ore di luce nell’arco del giorno. Quindi da ottobre vanno messe al buio per 15 ore circa ed esposte in buona luce per le restanti 9 della giornata; non concimate e bagnate poco. Per natale dovrebbero avere sviluppato le caratteristiche ‘stelle rosse’.

La concimazione va effettuata indicativamente dalla comparsa di nuove foglie, da aprile sino a settembre.

Ultima ma non ultima precisazione, spesso lo shock inizia già dal trasporto a casa, ossia quando viene acquistata, non va lasciata troppo tempo in macchina al freddo, così non si rischia di regalarla… già morta.

Per altre informazioni contattatemi sulla pagina di Erbafoglia su facebook o su  info@erbafoglia.com, qui rispondo generalmente meno celermente ma più dettagliatamente.

Fonti: Le piante per la casa/DeAgostini – Interni fioriti/Mondadori – Il libro dei fiori e delle piante/Reader digest – foto https://www.favolefantasia.com,            https://epod.usra.edu/blog/2015/12/the-true-poinsettia-flower.html

/Francesca/LM